Il ghetto: un quartiere piacevole
Il Ghetto di Roma è oggi un piccolo quartiere accogliente, incastonato nel vasto centro storico della città. Si distingue per la sua atmosfera da villaggio, più tranquilla e intima rispetto alle zone circostanti. Corrisponde attualmente al Rione Sant’Angelo, estendendosi tra la piazza Largo Argentina, dove si trova un santuario risalente alle origini di Roma, e il Teatro di Marcello, e tra il Tevere e Piazza Venezia.
La visita del ghetto di Roma e dell’Isola Tiberina è al 15° posto nel nostro Top 30 da vedere a Roma.
La storia del quartiere e l’eredità ebraica
Questa zona di Roma conserva le tracce del ghetto storico, dove gli ebrei furono costretti a risiedere per quasi tre secoli, dal 1555 al 1870, per ordine dei papi. All’epoca, il quartiere era composto da grandi edifici malsani, spesso inondati dal Tevere, collegati da ponti sospesi sopra vicoli stretti. Pochi resti di quel periodo sono sopravvissuti, poiché il quartiere fu interamente riqualificato alla fine del XIX secolo, dando spazio ad aree più aperte e piacevoli. Un frammento di muro e alcune porte antiche ricordano ancora questa cinta muraria.
Nonostante queste trasformazioni, la cultura ebraica permea ancora il luogo. Si riflette nel dialetto locale e nella gastronomia, con specialità come i carciofi fritti, la zuppa di pesce o i dolci tradizionali.
Scoperta e visita del ghetto
Le strade del ghetto ospitano molti piccoli bar e ristoranti tipici, apprezzati sia dai residenti che dai visitatori.
Oltre alle sue strade caratteristiche, si possono ammirare bellissime opere artistiche e architettoniche, tra cui colonne di portici medievali incastonate nelle facciate. La Piazza Mattei ospita la celebre Fontana delle Tartarughe, realizzata nel XVI secolo da Taddeo Landini, e il Palazzo Mattei, le cui due sorprendenti corti interne sono decorate con busti di imperatori romani e antichità. Più avanti, verso il Colle Capitolino, una parte dell’antico Portico di Ottavia, risalente al II secolo a.C., si affianca al Teatro di Marcello, formando un importante sito archeologico. Vicino al Tevere, la Grande Sinagoga, costruita tra il 1901 e il 1904, si distingue per la sua architettura e ospita il Museo ebraico. Infine, la Piazza Margana conserva elementi medievali ben preservati.
Itinerario consigliato
Per una visita da ovest a est, iniziate da Piazza Cenci, poi percorrete Via di Monte de’ Cenci fino a Piazza delle Cinque Scole. Proseguite lungo Via del Portico d’Ottavia, passando per il Tempietto del Carmelo, fino a raggiungere Piazza Mattei con la sua fontana e il suo palazzo. Continuate verso il Portico di Ottavia, la Sinagoga, il Teatro di Marcello, quindi Piazza di Campitelli con la sua fontana e la sua chiesa. Concludete nella pittoresca Piazza Margana.
Resti dell’antico ghetto
Per informazione storica, fu qui che i papi decisero di rinchiudere gli ebrei murando gran parte di questo quartiere, designato come ghetto, per oltre 300 anni, dal 1555 al 1870, quasi senza interruzioni. Rimane solo un frammento del muro, con alcuni passaggi corrispondenti alle antiche porte.
Hotel e alloggi vicino al ghetto di Roma
Idee per visitare il ghetto di Roma
Galleria fotografica del quartiere
- Tempio Maggiore
- Via della Tribuna di Campitelli
- Via Margana
- Palazzo Mattei
Mappa del ghetto di Roma
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Molti buoni ristoranti nel quartiere:
Cucina kosher e locale
Gli indirizzi sulla via principale (Via del Portico d’Ottavia)